Studiare l’evoluzione sui cetacei è qualcosa di veramente affascinante. La famiglia a cui appartengono balene, delfini, capodogli, orche e simili ha affrontato dei processi di cambiamento particolarmente profondi. A partire da circa 50 milioni di anni fa e, per 10 milioni di anni, creature terrestri erbivore, di taglia media e simili a cervidi, si sono trasformate in mammiferi carnivori; assumendo le sembianze dei pesci, lunghi anche 20 metri. Prima di sviluppare i fanoni per filtrare il plancton, le balene avevano denti per ghermire le prede. Addirittura, milioni di anni fa, questi cetacei erano mammiferi semi acquatici: buoni nuotatori che affrontavano lunghi viaggi, pur rimanendo in grado di camminare sulla terra ferma.

I primi fossili di balene di milioni di anni fa

Venne ritrovato in Egitto uno dei primi fossili di balena testimonianza inestimabile del processo evolutivo di questi cetacei. I resti fossili dell’animale mostrarono un anfibio a quattro zampe, lungo circa tre metri, che sarebbe dovuto pesare intorno ai 600 kg. Non fu la prima volta in cui un antenato dei cetacei ebbe modo di essere riscoperto. Ciò nonostante, l’esemplare egiziano era vissuto ben 43 milioni di anni fa. A dimostrarlo, il suo cranio dotato di mandibola molto sviluppata e denti acuminati, con cui poter cacciare le sue prede prima che la sua struttura affusolata, a pesce, venisse acquisita.

Lo stile predatorio dell’antenato delle balene era molto marcato. Lo testimoniano le zampe dritte e palmate, la forma del tronco a ippopotamo e la testa simile a quella di un coccodrillo. Stando alle rivelazioni emerse dallo studio del fossile, la balena si sarebbe evoluta per far fronte ad esigenze strettamente di caccia; trovando più facile la ricerca di prede in acqua, piuttosto che sulla terra ferma. Il cetaceo ritrovato in Egitto, comunque, trascorreva ancora moltissimo tempo sulla terra ferma, ma è un ottimo esemplare di transizione data la presenza di una grande coda con pinna caudale e lo spostamento delle narici dal muso alla volta cranica, per formare uno sfiatatoio.